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I am filled with hate


Mi sento un riccio all'altezza dello sterno, di quelli che cadono dai castagni in questo periodo. Settembre è il mese dei nuovi inizi, io ancora non ho iniziato niente, potrebbe anche darsi che non inizierà nulla, chi può saperlo. A casa mia sono ricominciate a succedere cose strane, l'onestà non fa proprio parte di questa famiglia. Silenzi, assenze, inadempienze. Mi sento una di quelle persone disfunzionali che non riescono a crescere, penso ancora -come anni e anni fa- che l'unico mio desiderio sia quello di andarmene da questa casa. Forse perché non hanno fatto altro che ricordarmi che non è mia, salvo quando li ha fatto comodo. Comincio a capire che il riccio all'altezza dello sterno è fatto di risentimento e rancore e insicurezza. Punge e rende faticoso respirare. Cosa resta di positivo? Perché quando si è in queste situazioni bisogna cercare qualcosa di positivo.
Sta mattina quando ho aperto quella mail ho pianto di gioia per me stessa, sono stata fiera di me e se anche è durato poco, non avevo bisogno dell'approvazione di nessuno. Sta mattina mi sono bastata.

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