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Tradition


Sono alla deriva in un mare di esaurimento. Questa è una delle estati più strane che abbia passato. Ci sono ritorni, ci sono partenze, c'è una confusione immane. Le abbiamo provate tutte per riuscire a concludere qualcosa ma sembra davvero che ci sia qualcosa che remi contro di noi. Probabile che siamo noi stessi. Ho pensato a quanto mi piaccia pensare di essere una con la mente aperta, e quante sono invece le cose che approvo in astratto ma che se succedessero a me non so quanto ne sarei felice. Come dire che siam tutti froci con il culo degli altri.
Ho pensato ai miei tre classiconi del rimuginare: perché la generazione dei miei genitori ha avuto così tanti problemi? E come questi problemi influiranno su di noi. Perché è cambiato tutto nel nostro gruppo e allo stesso tempo non cambia mai niente? E infine perché di tutte le volte che credevo di esserne uscita vincitrice mi trovo a scoprire che alla lunga sono io quella che ha perso? Come a dire che ho vinto la battaglia ma non la guerra.
Nei rapporti sono bulimica, periodi con tutti tutti i giorni e altri nel completo eremitismo.
Sta notte saliremo in montagna, ci hanno detto di guardare verso Nord-Est perché è sta notte che lo sciame delle Perseidi sarà massimamente visibile. Una cosa che si è fatta solo un'altra volta può essere già una tradizione?

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