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Der Steppenwolf

O di come Hesse mi raccontò me stessa.

 
"Il lupo della steppa dunque aveva due nature, una umana e una lupina: questa era la sua sorte e può ben darsi che questa sorte non sia poi né speciale né rara. Si son già visti, dicono, uomini che avevano molto del cane o della volpe, del pesce o del serpente, senza che per questo incontrassero particolari difficoltà nella vita. Vuol dire che in costoro l’uomo e la volpe, l’uomo e il pesce vivevano insieme, e nessuno faceva del male all’altro, anzi l’uno aiutava l’altro, e in certi uomini che hanno fatto strada e sono invidiati era stata la volpe o la scimmia piuttosto che l’uomo a fare la loro fortuna. Sono cose che tutti sanno. Per Harry invece le cose stavano diversamente: in lui l’uomo e il lupo non era appaiati e meno ancora si aiutavano a vicenda; al contrario, vivevano in continua inimicizia mortale, e l’uomo viveva a dispetto dell’altro, e quando in un sangue e in un’anima ci sono due nemici mortali, la vita è un guaio. Certo, ciascuno ha il suo destino e nessuno ha la vita facile."
H. Hesse, Il lupo della steppa
Il problema dei lupi è che, di questo guaio in cui si tramuta la loro vita, non fanno che compiacersi; un altro problema dei lupi è che il conflitto che hanno dentro spesso lo proiettano anche fuori, e l'ulteriore problema è che coltivano la smania della loro diversità con una cura maniacale. Ci vuole comprensione perché la steppa è un luogo ostile e ha reso il lupo coriaceo, orgoglioso e diffidente ma al tempo stesso desideroso di conforto, comprensione e approvazione, e poi provateci voi a vivere con un'anima che è una steppa. Ma c'è una cosa che il lupo non sa, e cioè che "come corpo ogni uomo è uno, come anima mai." e pensare di potersi ridurre a due è comunque un errore.

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