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9 mesi, 3 giorni

È curioso come sia relativo lo scorrere del tempo, ci sono voluti nove mesi per erigere un muro, nove mesi per perdere la fiducia, tre giorni per riacquistarla. C'è voluta una vita per costruire il rapporto che abbiamo e non ne basterebbero tre per distruggerlo, è bastata un'ora per capire quale sarebbe stata la cosa giusta da fare e altri due giorni per realizzare di non esserne in grado. È bastata una manciata di secondi, il tempo di uno sguardo per distinguere che mi stava capendo da chi proprio non poteva.
Ho passato quattro anni credendo di aver trovato l'amore della mia vita poco tempo per capire che non era così e troppo per deciderla di finirla, ho passato tre mesi credendo di non essere più capace di innamorarmi e un'estate per scoprire che non era così, sono dieci mesi che so che non è così.
In un anno ho tirato la corda fino a rompere l'equilibrio, la mia vita è cambiata, alcune volte ho perso, alcune volte ho guadagnato. Ho cresciuto e nutrito il rancore per lo stesso lasso di tempo che si impiega per fare un bambino.
Si dice che i veri amici dicano le cose buone alle tue spalle e le cattive in faccia, noi ci abbiamo provato ad essere veri amici: a sederci, guardarci negli occhi e spiegarci cosa non funziona più. Con la voce spezzata e gli occhi pieni di lacrime, con gli abbracci e le parole d'incoraggiamento: così si sono rivelati i veri amici, così siamo riusciti a distinguerli dalle comparse.
Di buono c'è che ho fatto tante bolle di sapone, ho vinto a Trivial, abbiamo dormito mano nella mano e ho capito l'inutilità di soffrire.  



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